P.S. Hoffman
Originario di Fairport, New York, Philip Seymour Hoffman si è appassionato al teatro fin da ragazzo, esperienza scaturita dalla visione di una rappresentazione di "Erano tutti miei figli" di Arthur Miller all'età di 12 anni. Hoffman si è poi dedicato allo studio dell'arte drammatica presso la Tisch School of the Arts dell'Università di New York, debuttando sul piccolo schermo con un episodio di "Law & Order - I due volti della giustizia" nel 1991 e facendo la sua prima apparizione cinematografica l'anno seguente. Si è distinto per le sue interpretazioni di personaggi di supporto in film come "Scent of a Woman - Profumo di donna" (1992), "Twister" (1996), "Boogie Nights - L'altra Hollywood" (1997), "Happiness - Felicità" (1998), "Patch Adams" (1998), "Il grande Lebowski" (1998), "Magnolia" (1999), "Il talento di Mr. Ripley" (1999), "Quasi famosi" (2000), "Ubriaco d'amore" (2002) e "...e alla fine arriva Polly" (2004).
Evolvendo verso ruoli da protagonista, la sua interpretazione di Truman Capote in "Truman Capote - A sangue freddo" (2005) gli valse l'Oscar al miglior attore, oltre a numerosi altri premi. La sua carriera continuò a prosperare con ulteriori nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista per le sue performance in "La guerra di Charlie Wilson" (2007), "Il dubbio" (2008) e "The Master" (2012), e tre candidature ai Tony Award per il suo impegno teatrale.
Nonostante una lunga battaglia con la dipendenza, che sembrava aver vinto, Hoffman ebbe una ricaduta nel 2012 dopo anni di sobrietà. La sua vita si concluse tragicamente nel febbraio 2014 a causa di un'intossicazione da sostanze stupefacenti. Ricordato per il coraggio nell'assumere ruoli complessi e spesso sgradevoli, portandoli alla vita con profondità e umanità, Hoffman è stato elogiato nel suo necrologio sul New York Times come "forse l'attore americano più ambizioso e ammirato della sua generazione".